Non c’è niente di peggio di un’immagine nitida di un concetto sfocato.

Ansel Adams, fotografo

NITIDEZZA – parte quinta:

Esposizione a Destra o ETTR

Qual’è l’immagine scattata a ISO più elevati?

Esempio di Esposizione a destra, ETTR, corso di fotografia a Verona 006
Esempio di Esposizione a destra, ETTR, corso di fotografia a Verona 004

ETTR – Expose To The Right – è un metodo divulgato da Michael Reichmann  nel suo sito Luminous Landscape.

Cosa fare?

Bisogna esporre a destra … ovvero sovraesporre in fase di scatto. Ciò significa spostare la curva dell’istogramma dell’immagine ottenuta verso la zona delle alte luci (a destra) dove il sensore registra la maggior parte delle informazioni. Si abbasserà poi l’esposizione in fase di postproduzione, riportando l’istogramma verso il centro.

Perché funziona?

Il sensore risponde alla luce in modo lineare: se un pixel riceve il doppio della luce rispetto al pixel vicino, produce un segnale di intensità doppia. Quando dalle alte luci passiamo alle ombre profonde, vediamo che queste non garantiscono una sufficiente ricchezza tonale anche in assenza di rumore.

Facciamo un altro esempio:

Immaginiamo le zone come dei secchi di diversa dimensione. La larghezza della loro bocca è proporzionale alla loro ampiezza dinamica, ovvero i secchi delle alte luci hanno bocche più grandi; quelli delle zone delle ombre hanno bocche più piccole. Se prendiamo questi secchi e facciamo piovere delle palline da ping-pong è chiaro che i secchi con la bocca grande raccoglieranno molte più palline.

Spiegazione esposizione a destra ETTR

Invece la convinzione errata è che i secchi si riempiano tutti nello stesso modo.

Spiegazione esposizione a destra ETTR

Tradotto in fotografia, vuol dire che la ricchezza tonale registrabile nelle zone luminose sarà molto alta, mentre quella nelle ombre sarà modesta.

E non è finita: tutto questo avviene indipendentemente dal rumore, che però esiste ed è inseparabile dal segnale. Per ridurlo noi interveniamo aumentando l’intensità del segnale in entrata, sovraesponendo in fase di ripresa. Nella pratica, aumentando di uno stop il rumore si riduce del 50%, con due stop di un altro 25%, con tre stop ancora di un altro 12,5%. 

Foto sovraespostafoto sottoesposta

Ovviamente è difficile usare tre stop, si rischia di “bruciare” la foto, ma questo esempio serve solo a far capire quanto sia importante esporre a destra. Il trucco ha solidi fondamenti fisico-matematici e applica alla fotografia digitale concetti ben noti a chi fotografa, sviluppa e stampa in bianco e nero.

Stampa fotografica in bianco e nero

Un gradito effetto collaterale di questa procedura sarà rappresentato da un’ottimale separazione delle alte luci unita ad una buona leggibilità delle ombre anche nel controluce.

Per avere un’ulteriore conferma di quanto abbiamo detto finora, osservate questa fotografia. E’ stata volutamente sottoesposta di uno stop. Poi in postproduzione è stata sovrasviluppata. L’ingrandimento mostra un visibile incremento del rumore elettronico.

Dettaglio edificio 1

Guardiamo di nuovo ora la stessa inquadratura, sovraesposta di uno stop e poi sottosviluppata in fase di trattamento. In termini di luminosità e contrasto l’immagine non cambia, ma guardate l’ingrandimento: il rumore elettronico è molto meno evidente.

L’esposizione a destra Funziona!

Dettaglio edificio 2
Dettaglio edificio 1

Guardiamo di nuovo ora la stessa inquadratura, sovraesposta di uno stop e poi sottosviluppata in fase di trattamento. In termini di luminosità e contrasto l’immagine non cambia, ma guardate l’ingrandimento: il rumore elettronico è molto meno evidente.

L’esposizione a destra Funziona!

Dettaglio edificio 2

Siamo arrivati alla fine di questo nuovo capitolo. Vuoi sapere proprio tutto tutto tutto e di più ancora sulla nitidezza? Continua a seguirci sul nostro blog.

Hai suggerimenti da aggiungere o cose da chiedere?

Commentate qui sotto o nei nostri social 🙂 

con la preziosa collaborazione di Fabrizio Sambugar
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8 pensieri su “Come ottenere foto più nitide: 5) ESPOSIZIONE A DESTRA – ETTR

  1. Max Romolini dice:

    Ottimo riassunto di una delle mille cose che ci avete insegnato nel corso di postproduzione. UTILISSIMO E CONSIGLIATO A TUTTI! Ora è davvero come se avessi tra le mani una macchina migliore. A presto

    • Marco Facincani dice:

      Ciao Max, è proprio come dici tu!
      Applicando questo semplice sistema si scopre veramente di avere una nuova fotocamera!
      Grazie e speriamo di incontrarci presto!

  2. Alessio dice:

    Davvero interessante!
    Quindi in linea generale per avere meno rumore in post produzione è meglio sovraesporre in fase di scatto.

    • Marco Facincani dice:

      Esatto Alessio, prova a fare tutta una serie di foto in raw partendo da una fortemente sottoesposta (-3 stop) e aumentando ogni volta di uno stop fino ad arrivare a + 2 stop.
      Confronta ora sul computer quelle sottoesposte con quelle sovraesposte.
      Incredibile vero?
      Per cortesia fammi sapere.

      • Alessio dice:

        Prova effettuata!
        Ho verificato sul monitor le foto che ho scattato questa mattina seguendo le indicazioni suggerite e in postproduzione ho aumentato l’eposizione alle foto fortemente sottoesposte ed era evidente il rumore confrontandole con le foto scattate con l’esposizione corretta, inoltre ho fatto anche il passaggio inverso e ho constato la minore presenza di rumore. Ottimo articolo, continuate così!
        Saluti. 🙂

  3. Doriano Perina dice:

    Molto interessante e cosa non da poco, spiegata come sempre in maniera chiara e semplice. Siete veramente il Top!

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